Al solo pronunciare la parola gita gli studenti vengono colti da un grande entusiasmo e se solo mostrassero per lo studio un interesse pari a quello relativo all'organizzazione del 'viaggio di istruzione', forse i risultati scolastici sarebbero un tantino migliori!
Ad attrarre con cotanto trasporto gli studenti è il fatto di poter trascorrere più tempo con il proprio gruppo di compagni, formato più da amici che da semplici persone che condividono un'aula scolastica: immaginano con netto anticipo i bei momenti da trascorrere insieme, lontani dai libri che tanto li fanno penare, attimi di divertimento uniti alla cultura.
Sì, perché la gita scolastica è prima di tutto un viaggio pensato per permettere agli studenti di visitare una città cogliendone gli angoli più belli, visitandone i musei e i luoghi d'arte, assaporandone i sapori più caratteristici. Ma il problema forse più cavilloso sta nello scegliere la destinazione più confacente al piano di studi (in teoria bisognerebbe selezionare una città inerente a ciò che si è trattato nel corso dell'anno scolastico) che non implichi però una spesa eccessiva.
Alcuni istituti infatti stabiliscono un tetto massimo di spesa onde evitare di mettere in difficoltà le famiglie che già tanto spendono all'inizio dell'anno per acquistare i libri scolastici; una volta trovata la meta più consona, si stabiliranno nel dettaglio la data di partenza, di ritorno e un calendario minuzioso con il programma delle giornate.
Vedremo nelle pagine seguenti le mete più apprezzate, sia in Italia che all'estero, seppure molte scuole italiane preferiscano rimanere nel territorio nazionale perché dotato di paesaggi che raramente si possono ritrovare in altri Paesi.
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